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La
strada del vino Bardolino esiste da 25 anni, in un territorio di turismo maturo
qual è il lago di Garda. E’ una certezza
nata e cresciuta nel territorio di produzione di un vino la cui tipologia
Superiore ha raggiunto l’ambito riconoscimento della Docg, primo
e unico rosso del Veneto ad indossare la pregiata fascetta. Sul tracciato,
che si può definire “storico”, si affacciano 71
cantine accoglienti lungo 16 comuni della riviera e dell’entroterra.
L’appeal turistico delle più note cntine è testimoniato
dalla presenza massiccia di visitatori che raggiunge la ragguardevole
cifra di 15.000 presenze e 100. 000 bottiglie vendute a stagione turistica.
Per continuare a volare alto occorre innovazione. “Grazie alla
legge e al riconoscimento della regione Veneto – osserva la presidente
della Strada Susanna Girardelli – abbiamo l’incentivo per
fare sistema con le amministrazioni comunali, gli enti turistici, le
associazione degli albergatori, dei campeggiatori, dei ristoratori,
agenzie di viaggio e tour operators, i produttori del settore agroalimentare,
gli artigiani, insomma le categorie economiche e gli enti che amministrano
il territorio per rendere sempre più visibili, fruibili e interessanti
le attrattive della nostra zona. Che sono tante e disseminate su una
vasta area, lungo la settantina di chilometri della Strada”.
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Una prima mappa delle cantine (dalle caratteristiche agli
orari di apertura) e dei beni culturali del territorio risale al monitoraggio
operato nel 1999,
in occasione della pubblicazione
in tre lingue “Strada del vino Bardolino”, edita dal Consorzio di
Tutela. Se gli investimenti in ricerca e produzione, nel vigneto e in cantina,
hanno portato
il Bardolino ad un’ampia gamma di tipologie fino al pregio della Docg accordata
al Superiore, parallelamente si riscontrano altri due fenomeni interessanti:
il diffondersi della ricettività rurale e il riconoscimento delle denominazioni
di qualità dei prodotti tipici, accompagnati da eventi enogastronomici
per rilanciare sapori e abbinamenti vino-alimenti sempre più accattivanti.
Per entrare in confidenza con il territorio di questo vino, collegato rapidamente
con l’Italia e l’Europa attraverso autostrade e aereoporto, si può percorrerne
la Strada lungo un bellissimo paesaggio agrario e lacustre. La zona soddisfa
ogni tipo di viaggiatore. Per affinare i sensi (il vino si gusta meglio se si
conosce la bellezza della sua terra), l’enoturista trova 71 cantine aperte
e accoglienti, disseminate su un percorso di altrettanti chilometri. Per chi,
oltre al sole, all’acqua, allo sport e alle spiagge da leggenda ama il
turismo culturale, il Garda è davvero generoso con castelli, ville, chiese,
santuari abbarbicati sull’alta roccia, musei archeologici e delle tradizioni
locali (quello del vino a Bardolino e quello dell’olio a Cisano). Eccezionale è la
concentrazioni di parchi per il divertimento, per la conoscenza e la conservazione
della flora e della fauna e per quei viaggi magici nel tempo e nello spazio che
richiamano 8 milioni di visitatori sulla costa. La ricettività prevede
qualsiasi tipologia, dagli hotels ai campeggi, dall’agriturismo al bed&breakfast.
I piaceri della vacanza sul Garda e nell’entroterra continuano a tavola,
con i gioielli tradizionali dell’enogastronomia gardesana (vino, olio,
pesce, ma anche formaggi, miele, tartufi, tortellini…).
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